Chissà perché ogni volta che sogno di averti ancora vicino tu sei a pochi passi da me. Anche se dovresti essere a centinaia di chilometri di distanza, forse in un altro emisfero. Sicuramente in un altro mondo, a popolare le notti di qualcun altro, di qualcun altra. Com’è giusto che sia, in fondo.
Cosa ti manca?
Dove sarai ora?
Come stai?
Cosa ti ricorderai di noi?
Ci saranno delle colpe da dare?
Dei perdoni da elargire?
Rimarrà qualcosa da salvare?
Io credo di si. Anche dopo uno sfacelo, dopo infinite discussioni e mille silenzi.
Anche se sembra essere rimasta solo un’incolmabile distanza tra noi. Anche se sono solo briciole, io salvo. Salvo momenti belli e meno belli, tutti unici. Tutto ha fatto parte della nostra crescita. Anche quella lenta inesorabile morte in cui mi sembrava di affogare ogni tanto. E ora, la sensazione che ho, è quella di sentirmi più viva. Ferita, arrancante, esausta, ma viva. Annaspo, zoppico, quasi soffoco per tutto l’ossigeno che mi trovo improvvisamente a respirare. Mi gira la testa, non ho ancora raggiunto l’equilibrio. Ma sono incredibilmente viva. Forse innamorarsi e distruggersi serve anche a questo, come una di quelle cose che se non le hai provate non hai vissuto veramente, che alla fine sono solo tue, e rimangono tali, preziose, da custodire. Ogni giorno faccio un gradino in più nel mio vissuto. Verso me stessa, la mia vita, il mio cuore dislessico e palpitante.
“mille farfalle che gridano, ogni alone è denso
blunedì prendimi e stringimi
dimmi che adesso sei qui
nuoto in un lago di piccole
solitudini”
Dovresti essere a centinaia di chilometri di distanza, forse anche in un altro emisfero. Chissà perché, invece, ogni volta che sogno di averti ancora vicino sei a pochi passi da me.
Rock’n’love
Miss Pelling
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